Mammiferi Insettivori.

Talpa europea

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VITA DEGLI ANIMALI - MAMMIFERI - INSETTIVORI

MUSTIOLO (Suncus etruscus)

E' un animaletto degno di una speciale menzione, poiché è il più piccolo dei mammiferi noti sinora. La lunghezza totale del suo corpo è soltanto di 65 millimetri, di cui 26 millimetri appartengono alla coda. Tutt'al più pesa un grammo e mezzo, e va quindi considerato come un pigmeo fra i pigmei. Il colore del pelame è bruniccio-chiaro o bigio-rossiccio, la proboscide e le zampe sono di color carnicino, la coda bruniccia di sopra e più chiara di sotto; le zampette hanno pelame biancastro. Gli animali più vecchi sono più chiari e di color ruggine; i giovani sono più scuri e più bigi. Il padiglione dell'orecchio è per le sue grandi dimensioni e relativamente al complesso, molto notevole. Il Mustiolo si incontra in quasi tutti i paesi che si trovano sulle sponde del Mediterraneo e del Mar Nero; ma lo si è trovato anche nel Nord dell'Africa, nel mezzogiorno della Francia, in Italia e nella Crimea. I costumi di quest'animale sono simili a quelli dei suoi congeneri, ma essendo molto più sensibile dei suoi affini al freddo, cerca di ripararsi quanto più può in calde dimore.

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MIOGALE DEI PIRENEI (Galemys pyrenaicus)

Questo animale appartiene all'ultimo genere dei toporagni, ed è più acquatico del toporagno acquatico. La sua corporatura, come quella dei suoi congeneri, è più depressa che non negli altri toporagni: il collo è cortissimo, grosso come il corpo dal quale non si distingue. Il corpo posa sopra piccole gambe, di cui le cinque dita sono collegate da una membrana natatoria. Le zampe posteriori sono più lunghe delle anteriori, la coda è allungata e tondeggiante, verso l'estremità compressa a mo' di remo, cerchiata, squamosa e scarsamente coperta di peli; le orecchie esterne mancano e gli occhi sono piccolissimi. La parte più notevole dell'animale è il naso, che potrebbe venir chiamato proboscide con maggior diritto ancora che non nei macroselidi. Questo naso è formato di due lunghi tubi sottili, cartilaginosi, che si fondono insieme e, mediante due muscoli più grossi e tre più piccoli per parte, si possono volgere in ogni direzione e venire adoperati a parecchi usi, specialmente per toccare ogni oggetto. In questa proboscide pare che siano rappresentati tutti gli altri sensi, e con ciò il Miogale è da considerarsi quale vero animale nasuto. Le labbra sono carnose e floscie. Sotto la radice della coda si trova una grande ghiandola da muschio di 4 millimetri di grandezza, che è divisa in cellette in numero da venti a quaranta, ognuna delle quali ha una parte superiore convessa ed una parte inferiore ristretta, e racchiude molti acini ghiandolari. La secrezione emessa da queste ghiandole ha un odore fortissimo. Il Miogale dei Pirenei ha 26 centimetri di lunghezza totale, di cui quasi una metà appartiene alla coda.

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DESMAN (Desmana moschata)

E' grosso quasi il doppio del precedente, ma per il resto gli somiglia perfettamente nelle forme e nell'indole. Il pelame dell'animale è superiormente bruno-castagno, bigio-bruno sui fianchi, bigio-argenteo sul ventre; i mustacchi si trovano sotto il ciuffo, i lati della proboscide sono biancastri; le zampine anteriori sono coperte di peli brunicci, le posteriori sono nude e squamose; la coda è bruno-bigia con piccoli peli bianchi. La lunghezza del corpo del Desman è di circa 24 centimetri e 18 centimetri quella della coda; l'altezza al garrese è di 3 centimetri. I maschi più grossi giungono persino ad una lunghezza totale di 40 centimetri e ad un peso che va da 500 a 750 grammi. Abita il mezzogiorno orientale d'Europa e principalmente le sponde dei fiumi Volga e Don; in Asia si trova soltanto nella Buchara. La sua vita è vincolata all'acqua, e soltanto di malavoglia esso compie piccole escursioni da un ruscello all'altro. La sua vita, inoltre, è singolare e simile a quella della lontra: per metà la passa nell'acqua, per metà sotto terra; ama moltissimo le acque stagnanti o lentamente fluenti con alte sponde, nelle quali si può facilmente scavare gallerie. Qui si trova solo o in coppia, ma sempre in gran numero. Le gallerie sono artisticamente disposte secondo il sistema di quelle della lontra. Sotto la superficie dell'acqua comincia una galleria obliqua che s'innalza gradatamente ed arriva ad una lunghezza talvolta di oltre sette metri; questa fa capo in una stanza, che si trova per lo più a un metro e mezzo o due metri sopra il livello dell'acqua, ed è così al riparo da ogni pericolo in caso di piena. Un condotto per l'aria non v'è, tuttavia si deve ritenere una mera favola quel racconto che spesso fa morire il Desman soffocato durante l'inverno: sarebbe troppo stupido l'animale se, tormentato dalla mancanza d'aria, non sapesse cercare in un'apertura del ghiaccio l'ossigeno necessario. Essendo maestro quale tuffatore e nuotatore, il Desman passa nell'acqua la maggior parte della sua vita, e calca la superficie della terra soltanto se è scacciato dalla sua galleria sotterranea da qualche inondazione. Nell'acqua si aggira giorno e notte, estate ed inverno, poiché anche se il fiume è coperto di ghiaccio si muove al di sotto e torna alla sua tana solo quando è sazio e stanco. Si ciba di mignatte, di vermi, di chiocciole, di zanzare, di larve e di altri insetti. I pescatori affermano che esso mangia anche le radici e le foglie del calamo aromatico. Per quanto sembri tozzo e impacciato, il Desman è agile e destro: appena si scioglie il ghiaccio, si vede nei canneti e nelle macchie della riva girovagare sott'acqua, andare su e giù, cercare i vermiciattoli con rapide mosse della proboscide, e spesso far capolino alla superficie per pigliar fiato. Col bel tempo diguazza nell'acqua e si soleggia sulla sponda, piegando la proboscide in ogni direzione e tastando tutto con quel mezzo che concentra in sé tutti i sensi. Sovente se la ficca in bocca e allora fa udire suoni gracidanti che somigliano a quelli di un'anatra stuzzicata o ghermita: esso fischia e squittisce come il toporagno, e cerca di difendersi, mordendo. Il Desman può essere catturato molto facilmente, specie in primavera al tempo dell'accoppiamento, quando i due sessi si trastullano insieme. Se ne trovano parecchi impigliati in una grande rete che si tragga dall'acqua. Ma si deve naturalmente usare l'avvertenza di pescare ogni volta in un tratto limitato, affinché l'animale impigliato nella rete non affondi sott'acqua. Quanto piacevole sia il Desman per la sua mobilità e vivacità, altrettanto è intollerabile per il suo odore di muschio, che è tanto forte da appestare non solo tutta la camera, ma anche da comunicarsi ed impregnare completamente gli animali che mangino il Desman stesso. Da quel che sembra, pochi sono i nemici di questo animale; sia fra i mammiferi che fra gli uccelli; ma i grossi pesci- rapaci, e specialmente il luccio, gli muovono una guerra accanita. L'uomo dà la caccia al gentile animaletto per la sua bella pelliccia, la cui grande somiglianza con quella del castoro e con quella dello zibeto, indusse Limneo a collocare fra i roditori il Desman, considerato, appunto, un castoro muschiato (Castor Moschatus).

INTRODUZIONE

RICCI

RICCIO EUROPEO (Erinaceus europaeus)

RICCIO ORECCHIUTO (Hemiechinus auritus) TANREK (Tenrec ecaudatus)

TOPORAGNI

TANA (Tana tana) TUPAIA (TUPAIA GLIS) CODA PIUMATA (Ptilocercus lowii) MACROSCELIDE (Macroscelides proboscidens)

BULA (Echinosorex gymnura) SOLENODONTE (Solenodon paradoxus) SONDELI O MONDJURU (Sorex murinus)

TOPORAGNO COMUNE (Sorex vulgaris)

CROSSOPO (Crossopus foediens)

MUSTIOLO (Suncus etruscus) MIOGALE DEI PIRENEI (Galemys pyrenaicus) DESMAN (Desmana moschata)

TALPE

TALPA COMUNE (Talpa europaea)

TALPA CIECA (Talpa coeca) CONDILURA O TALPA DAL MUSO STELLATO (Condylura cristata) TALPA DORATA (Chrysochloris aurata) SCALOPE COMUNE (Scalops aquaticus) IMISU (Urotrichus talpoides)

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